Costellazioni Familiari – 12 Febbraio 2023

COSTELLAZIONI FAMILIARI
12 FEBBRAIO 2023
 
 
 
Le Costellazioni Familiari sono uno straordinario metodo nel campo della crescita personale, del miglioramento della qualità della vita e dello sviluppo spirituale. Create da Bert Hellinger negli anni ’70, oggi sono conosciute in tutto il mondo, grazie alla chiarezza e alla velocità con cui riescono a far affiorare ed a illuminare le dinamiche familiari alla base dei problemi personali. Le costellazioni sono un mezzo che facilita la crescita personale permettendo di comprendere quanto sta succedendo nella vita di una persona.
 
Chi utilizza questa tecnica è aiutato a compiere i passi giusti verso la soluzione semplicemente perché può percepire chiaramente la vera causa di un problema. Innovatori sono anche i principi su cui si basano le Costellazioni Familiari: nell’esistenza esistono degli “ordini” che ne regolano il funzionamento. Seguire tali “ordini” significa vivere in sintonia con un movimento più grande che ha avuto inizio ben prima della nostra nascita. Attraverso le costellazioni le reali cause dei problemi emergono velocemente, la profondità del lavoro attinge a forze che vanno al di là della persona. Qualche volta in pochi minuti appare la soluzione, un piccolo gesto, una frase, rappresentano una mutazione essenziale di un problema.
 
LA FACILITATRICE:
Mi chiamo Anna Polin, sono laureata in pedagogia e specializzata in pedagogia clinica. Sono counselor e facilitatrice in costellazioni familiari. Il lavoro che propongo ha un’attitudine corporea.
1. Il mio obiettivo professionale è accompagnare la persona verso il riconoscimento del potenziale personale. Negli incontri, individuali o di gruppo, facilito la soluzione che è già inconsciamente presente nella richiesta che viene fatta. Non ho aspettative personali, se non il contributo richiesto in cambio del tempo e delle competenze acquisite durante anni di formazioni.
2. Aggiorno costantemente le mie competenze professionali continuando la mia formazione con insegnanti che considero preparati. Collaboro con i miei colleghi per evitare di confinarmi in un’attività solitaria e auto-referenziale.
3. La mia modalità di lavoro è basata sull’assenza di giudizio riconosco e condivido la storia e la particolarità della persona che chiede il mio intervento. Non ho credi religiosi o ideologici da difendere o da proporre.
4. ll mio lavoro è pragmatico, si muove verso la soluzione e la focalizzazione del problema. Rinforzo la responsabilizzazione della persona che chiede il mio intervento.
5. Il mio lavoro esclude la terapia. Non faccio alcuna diagnosi medica e non prescrivo farmaci.
6. Sono tenuta al segreto professionale e chiedo la stessa riservatezza a quanti partecipano ai gruppi che conduco: le informazioni che si condividono, in particolare durante il lavoro delle costellazioni familiari, rimangono confidenziali.
 
 
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